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Si chiude l’anno con l’asticella dei traffici diretta verso l’alto

10 Gennaio 2014

 

COMUNICATO STAMPA

Si chiude l’anno con l’asticella dei traffici diretta verso l’alto

 

Gioia Tauro 10 /01/2014

 

 

Il porto di Gioia Tauro ha chiuso l’anno con l’asticella dei traffici posizionata, stabilmente, in alto. E’ cresciuto il settore dei container con un incremento dei traffici pari al 12%, rispetto all’anno precedente (2012). A conti fatti, ha totalizzato una movimentazione di circa 3 milioni e 100 mila teus, con una crescita che lo ha visto raggiungere il suo massimo storico. Vistoso è stato, anche, il risultato raggiunto dal settore delle auto che ha concluso il 2013 con una crescita pari al 75,5% e un trasbordo di oltre 220 mila  autovetture.

Lo scalo calabrese, nel corso dell’anno e quindi in un contesto globale di crisi, ha mantenuto costante la sua crescita stabilizzando, così, il cambio di tendenza che pone fine al periodo buio che ha segnato, negli ultimi anni, la vita del porto.

E’ un dato rilevante che riconferma Gioia Tauro il primo Hub nazione nel settore del transhipment (container ed auto), con un andamento del traffico merci che continua a posizionarsi su risultati positivi, consolidati ormai da diversi mesi.

A contribuire a risalire la china sono stati, quindi, gli ottimi risultati registrati sia nel settore container, gestito dalla Med Center Container Terminal, che in quello delle autovetture controllato dalla Ico Blg. Si tratta di importanti traguardi che fanno recuperare al porto di Gioia Tauro la centralità nel trasporto delle merci all’interno del circuito internazionale del Mediterraneo.

A dare man forte al clima positivo registrato a Gioia Tauro sono stati gli addetti allo scalo. Grazie alla loro riconosciuta professionalità,  hanno recuperato con caparbietà la necessaria produttività che è coincisa con l'abbassamento dell'assenteismo, calato dal 18% al 4%. Un dato, quest’ultimo, assolutamente fisiologico, che ha generato un aumento della produttività del piazzale che è passata da 23 movimenti, gestiti in un'ora qualche anno fa, agli attuali 30-35.

A sottolineare il cambiamento di rotta, l’anno appena trascorso ha portato in dote al 2014 il ritorno della Maersk a Gioia Tauro, nell’ambito dell’accordo P3 (Msc – Maersk – Cma Cgm). Gioia Tauro è stata scelta per i suoi fondali profondi che hanno già permesso, contemporaneamente, l’attracco e la movimentazione di ben tre mega navi - container da 14 mila teus. “Ormai - ha ricordato il presidente Giovanni Grimaldi – il porto di Gioia Tauro ha tre chilometri di banchina che hanno profondità comprese tra meno 16 e meno 18 metri. Stiamo, inoltre, completando i lavori che permetteranno di avere ulteriori 480 metri di banchina con profondità pari a 17 metri”.

La condizione lavorativa, comunque, nello scalo di Gioia Tauro rimane di crisi e rispecchia la difficile realtà occupazionale registrata, in questa fase di recessione globale, che vedrà, nel nuovo anno, la conferma della cassa integrazione per circa 400 lavoratori della Med Center Container Terminal.